martedì 17 novembre 2020

Ranieri Guerra, mister Fabiano e il Corriere veneto


Mentre la sanità italiana sta ancora tremando dopo le rivelazioni di Report sul piano pandemico non aggiornato, rivelazioni che hanno fatto a pezzi l'ex direttore generale del ministero della sanità Ranieri Guerra, quest'ultimo in questi giorni trova il tempo per farsi intervistare dal Corriere del Veneto. Al quale, alla grossa, dichiara che in tema di Covid-19 la sanità della Regione capitanata dal governatore leghista Luca Zaia si è comportata alla grande incurante delle critiche che arrivano dal territorio a partire dalle annose questioni della ristorazione ospedaliera e ancor più nonché dei project financing degli ospedali (per non parlare delle bordate di Andrea Crisanti, direttore della virologia della clinica universitaria dell'ospedale di Padova). Che strano però che l'intervistatore, tale Lorenzo Fabiano, si guardi bene dal rivolgere una sola domanda al suo interlocutore in relazione alla storiaccia scoperta da Report o sulel magagne ataviche della sanità della ex serenissima. E così salta alla memoria un altro caso di benevolenza del Corriere del veneto, il quale alcuni anni fa in un corsivo di Alessandro Baschieri quest'ultimo difese a spada tratta l'ex sindaco scaligero Flavio Tosi proprio nei confronti di una inchiesta di Report sul malaffare lungo l'asse Veneto-Calabria. Tutti sanno poi che fine fece Tosi. Chissà se al Corveneto si sono accorti che certi atteggiamenti acritici verso i potenti (il veronese Guerra peraltro oggi è direttore vicario dell'Organizzazione mondiale della sanità) a questi ultimi portano una sfiga pazzesca. Io se fossi in Zaia e Guerra toccherei ferro...

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