«I rovesci che hanno colpito Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Le infiltrazioni e la colonizzazione delle mafie. Uno smottamento generalizzato sul piano ambientale, con l’affaire Pfas tanto per dirne una. La corruzione trasversale a partire dal caso Mose con tutto il firmamento che gli ruota attorno, sino a giungere ai continui casi di elusione ed evasione fiscale, per non parlare d’una più generale illegalità diffusa sono la cifra di una classe dirigente veneta che mi fa pensare con grande preoccupazione al 2016 che si chiude e al 2017 che comincia a breve». È questo uno dei passaggi chiave di una intervista allo scrittore Massimo Carlotto che ho realizzato per Vvox.it e che è stata pubblicata pochi minuti fa. Gli spunti forniti dall'autore padovano sono particolarmente interessanti per molti versi; ma soprattutto perché Carlotto con parole semplici ed efficaci mette in relazione alcune questioni cruciali per il Veneto e non solo per il Veneto: dalla perdita del peso della cultura come fattore centrale del dibattito pubblico fino alla necessità da parte della società di ridefinire in modo saggio «l’elenco delle priorità».
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